QUATTRO SONO LE PRINCIPALI CORRENTI DELL'EBRAISMO
Ebraismo ortodosso: si riconosce nella tradizione ebraica della Torah, anche secondo l'Halakhah¹ del testo fondamentale dello Shulchan Aruch², nell'esegesi di quest'ultimo e della stessa e, senza però contraddirne i fondamenti, persino nell'adattamento alle mutate realtà sociali. Sono congregazioni particolari all'interno del movimento ortodosso i gruppi chassidici, che si rifanno all'insegnamento di Baal Shem Tov³, un sapiente della fine del XVIII secolo che teorizzò l'etica ebraica come accettazione gradita delle Mitzvot⁴, anziché vederne il solo aspetto di obbligo. L'Ebraismo ortodosso, non considerando rispettose dell'Halakhah⁵ le altre correnti dell'Ebraismo, non accetta le conversioni che non siano fatte in ambito ortodosso e dunque non tutti coloro che negli altri gruppi ebraici si considerano ebrei sono tali da un punto di vista ortodosso. In ambiente ortodosso questo è un punto considerato di fondamentale importanza per l'identità ebraica, i matrimoni e le sepolture.
Ebraismo riformato: nato in Germania nel XIX secolo, si è ben presto diffuso negli Stati Uniti. L'Ebraismo riformato cerca di ridurre e relativizzare l'imponente complesso delle mitzvòt della Torah, che separano di fatto il popolo di Israele dal resto del mondo. Nel tempo si è diviso in numerosi rami, più o meno aderenti alle tradizioni ebraiche, fino, nei casi estremi, a rinunciare al riposo sabbatico e all'accettazione di un Messia (Unto), mantenendo comunque l'attesa di un messia futuro. Una derivazione dal movimento riformato è l'ebraismo laico umanista.
Ebraismo conservatore, anche detto masoretico, nacque nel XX secolo negli USA, come derivazione dell'Ebraismo riformato. Conferma il valore etico-filosofico delle mitzvot, determinandone l'obbligo di osservanza; rispetto all'ortodosso ha però modificato importanti punti, specie della tradizione liturgica - il più eclatante dei quali è la preghiera comune tra uomini e donne.[62]
Ebraismo ricostruzionista: fondato negli Stati Uniti dal rabbino conservatore Mordecai Kaplan e dal rabbino Ira Eisenstein (1906-2001) si caratterizza da una forte somiglianza con l'Ebraismo riformato, da cui però si differenzia per una maggiore considerazione dell'aspetto tradizionale.
L'Ebraismo ortodosso è largamente maggioritario in Israele e nei paesi della diaspora diversi dagli Stati Uniti d'America. Qui la maggioranza è divisa tra conservativi e riformati, essendo gli ortodossi una minoranza. Gli Stati Uniti sono anche l'unico paese con una presenza significativa di ricostruzionisti. L'Italia è un paese attualmente Modern Orthodox ossia la comunità ebraica italiana si accredita come ortodossa nel senso moderno del termine; non mancano piccoli gruppi che rimandano ad altre correnti dell'Ebraismo.
Il pensiero filosofico e religioso ebraico è entrato in grande fermento dalla nascita del Sionismo, e soprattutto a seguito della fondazione, nel 1948, dello Stato di Israele.
L'Ebraismo Ortodosso Moderno è un movimento religioso, nell'ambito dell'ebraismo ortodosso, che promuove una sintesi dei principi di fede ebraici e dell'osservanza dell'halakhah con il mondo moderno secolare.
L'Ortodossia Moderna si basa su svariati insegnamenti e filosofie e quindi assume varie forme. Negli Stati Uniti, e nel mondo occidentale in generale, l'Ortodossia Centrista - motivata dalla filosofia della Torah Umadda ("Torah e Conoscenza [Scientifica]") - è prevalente. In Israele l'Ortodossia Moderna è dominata dal Sionismo Religioso - e sebbene i due movimenti non siano identici, condividono molti degli stessi valori e aderenti.
Caratteristiche:
In generale, l'approccio basilare dell'Ortodossia Moderna è "la credenza che uno possa e debba essere un membro completo della società moderna, accettando i rischi di rimanere osservante, poiché i benefici che ne derivano superano tali rischi".
Quindi, l'Ortodossia Moderna ritiene che la Legge ebraica (Halakhah) sia normativa e vincolante, mentre allo stesso tempo assegna un valore positivo all'interazione con il mondo moderno. In questa prospettiva, l'ebraismo ortodosso può essere "arricchito" dalla sua intersecazione con il modernismo; inoltre, “la società moderna crea le opportunità di essere cittadini produttivi impegnati in opere divine di trasformazione del mondo per il beneficio dell'umanità”. Allo stesso tempo, per poter preservare l'integrità della Halakhah, qualsiasi area di "forte inconsistenza o conflitto" tra Torah e cultura moderna deve essere espurgata.
L'Ortodossia Moderna assegna inoltre un ruolo centrale al "Popolo di Israele". Due caratteristiche sono qui manifeste: in generale, l'Ortodossia Moderna pone un elevato significato sia nazionale che religioso, nello Stato di Israele, e quindi le istituzioni e gli individui sono tipicamente di tendenze sioniste; conseguentemente, il coinvolgimento con ebrei non-ortodossi va oltre la mera assistenza religiosa, e include relazioni e cooperazione istituzionali.
Note:
1) Halakhah (ebr. הלכה) è la tradizione "normativa" religiosa dell'Ebraismo, codificata in un corpo di Scritture e include la legge biblica (le 613 mitzvòt) e successive leggi talmudiche e rabbiniche, come anche tradizioni e usanze.
2) Shulchàn Arùch. Letteralmente “Tavola apparecchiata“. È il principale codice della Legge ebraica. L’autore, Rav Yosef Caro, volle presentare le regole di vita ebraica pronte per essere usate, appunto, come una tavola apparecchiata. Nella maggior parte delle halachòt nelle quali l’opinione dei codificatori precedenti non concordava, Rav Yosef Caro decise a maggioranza tra le opinioni del Rif, del Maimonide e del Rosh. Dal momento che Rif e Maimonide sono sefarditi, nel comporre lo Shulchàn Arùch, la decisione halachica in genere è basata sui precedenti codici di origine sefardita. Rav Moshè Isserles (il Remà) aggiunse le sue glosse, denominate la “Mappà” o “Tovaglia” che include le halachòt in uso presso gli ashkenaziti e in questo modo rese lo Shulchàn Arùch un’opera accettata da tutti. http://www.rabbini.it/shulchan-aruch-ha-rav/
3) Baʿal Shem Ṭov. Israel ben Eliezer (in ebraico: ישראל בן אליעזר?, Yisroel ben Eliezer), meglio noto come Baʿal Shem Ṭov (in ebraico: הבעל שם טוב) (Podolia, 1698 – Medžybiž, 1760) è stato un rabbino e mistico polacco.
Noto anche con il nome di Beshṭ (BeShṬ ט"בעש, acronimo ebraico di Baal Shem Tov), per la sua reputazione di guaritore itinerante, fondatore del moderno chassidismo: l'appellativo Baʿal Shem Ṭov significa infatti Maestro del Nome di Dio, ma può essere tradotto anche come Maestro del Buon Nome.
https://it.wikipedia.org/wiki/Ba%27al_Shem_Tov
4) (Mitzvot plurale) - letteralmente "comandamento", cioè, la legge comandata da Dio. Nel corso dei secoli il termine è venuto a prendere anche il significato di "buona azione", dal momento che, per definizione, tutto ciò che Dio comanda è per il bene del popolo. (Fonte: ebrei riformati)
Qualsiasi dei 613 comandamenti che gli ebrei sono tenuti ad osservare. Si può anche fare riferimento ad qualsiasi obbligo religioso ebraico, o più in generale a qualsiasi buona azione.
5) Halakah è la tradizione normativa del Giudaismo, contrapposta alla teologia e al folklore dell'Aggadah. Una grande parte della letteratura ebraica, dalla Mishnah e dal Talmud nell'antichità ai grandi codici di Maimonide (sec. XII), Yosef Caro (sec. XVI) e altri, per non parlare delle Responsa di famosi rabbini fino ad oggi, è Halakah nel senso che contiene discussioni sulle questioni normative, rispetto sia agli atti religiosi che a molti aspetti della vita quotidiana. Al centro di ogni discussione, c'è la Torah she-bi-ktav ("scritta"), prima parte della scrittura ebraica, più la Torah she-be-‘al pe ("tramandata a voce"), ossia le opinioni e le decisioni riportate nella letteratura halakica.
Ebraismo ortodosso: si riconosce nella tradizione ebraica della Torah, anche secondo l'Halakhah¹ del testo fondamentale dello Shulchan Aruch², nell'esegesi di quest'ultimo e della stessa e, senza però contraddirne i fondamenti, persino nell'adattamento alle mutate realtà sociali. Sono congregazioni particolari all'interno del movimento ortodosso i gruppi chassidici, che si rifanno all'insegnamento di Baal Shem Tov³, un sapiente della fine del XVIII secolo che teorizzò l'etica ebraica come accettazione gradita delle Mitzvot⁴, anziché vederne il solo aspetto di obbligo. L'Ebraismo ortodosso, non considerando rispettose dell'Halakhah⁵ le altre correnti dell'Ebraismo, non accetta le conversioni che non siano fatte in ambito ortodosso e dunque non tutti coloro che negli altri gruppi ebraici si considerano ebrei sono tali da un punto di vista ortodosso. In ambiente ortodosso questo è un punto considerato di fondamentale importanza per l'identità ebraica, i matrimoni e le sepolture.
Ebraismo riformato: nato in Germania nel XIX secolo, si è ben presto diffuso negli Stati Uniti. L'Ebraismo riformato cerca di ridurre e relativizzare l'imponente complesso delle mitzvòt della Torah, che separano di fatto il popolo di Israele dal resto del mondo. Nel tempo si è diviso in numerosi rami, più o meno aderenti alle tradizioni ebraiche, fino, nei casi estremi, a rinunciare al riposo sabbatico e all'accettazione di un Messia (Unto), mantenendo comunque l'attesa di un messia futuro. Una derivazione dal movimento riformato è l'ebraismo laico umanista.
Ebraismo conservatore, anche detto masoretico, nacque nel XX secolo negli USA, come derivazione dell'Ebraismo riformato. Conferma il valore etico-filosofico delle mitzvot, determinandone l'obbligo di osservanza; rispetto all'ortodosso ha però modificato importanti punti, specie della tradizione liturgica - il più eclatante dei quali è la preghiera comune tra uomini e donne.[62]
Ebraismo ricostruzionista: fondato negli Stati Uniti dal rabbino conservatore Mordecai Kaplan e dal rabbino Ira Eisenstein (1906-2001) si caratterizza da una forte somiglianza con l'Ebraismo riformato, da cui però si differenzia per una maggiore considerazione dell'aspetto tradizionale.
L'Ebraismo ortodosso è largamente maggioritario in Israele e nei paesi della diaspora diversi dagli Stati Uniti d'America. Qui la maggioranza è divisa tra conservativi e riformati, essendo gli ortodossi una minoranza. Gli Stati Uniti sono anche l'unico paese con una presenza significativa di ricostruzionisti. L'Italia è un paese attualmente Modern Orthodox ossia la comunità ebraica italiana si accredita come ortodossa nel senso moderno del termine; non mancano piccoli gruppi che rimandano ad altre correnti dell'Ebraismo.
Il pensiero filosofico e religioso ebraico è entrato in grande fermento dalla nascita del Sionismo, e soprattutto a seguito della fondazione, nel 1948, dello Stato di Israele.
L'Ebraismo Ortodosso Moderno è un movimento religioso, nell'ambito dell'ebraismo ortodosso, che promuove una sintesi dei principi di fede ebraici e dell'osservanza dell'halakhah con il mondo moderno secolare.
L'Ortodossia Moderna si basa su svariati insegnamenti e filosofie e quindi assume varie forme. Negli Stati Uniti, e nel mondo occidentale in generale, l'Ortodossia Centrista - motivata dalla filosofia della Torah Umadda ("Torah e Conoscenza [Scientifica]") - è prevalente. In Israele l'Ortodossia Moderna è dominata dal Sionismo Religioso - e sebbene i due movimenti non siano identici, condividono molti degli stessi valori e aderenti.
Caratteristiche:
In generale, l'approccio basilare dell'Ortodossia Moderna è "la credenza che uno possa e debba essere un membro completo della società moderna, accettando i rischi di rimanere osservante, poiché i benefici che ne derivano superano tali rischi".
Quindi, l'Ortodossia Moderna ritiene che la Legge ebraica (Halakhah) sia normativa e vincolante, mentre allo stesso tempo assegna un valore positivo all'interazione con il mondo moderno. In questa prospettiva, l'ebraismo ortodosso può essere "arricchito" dalla sua intersecazione con il modernismo; inoltre, “la società moderna crea le opportunità di essere cittadini produttivi impegnati in opere divine di trasformazione del mondo per il beneficio dell'umanità”. Allo stesso tempo, per poter preservare l'integrità della Halakhah, qualsiasi area di "forte inconsistenza o conflitto" tra Torah e cultura moderna deve essere espurgata.
L'Ortodossia Moderna assegna inoltre un ruolo centrale al "Popolo di Israele". Due caratteristiche sono qui manifeste: in generale, l'Ortodossia Moderna pone un elevato significato sia nazionale che religioso, nello Stato di Israele, e quindi le istituzioni e gli individui sono tipicamente di tendenze sioniste; conseguentemente, il coinvolgimento con ebrei non-ortodossi va oltre la mera assistenza religiosa, e include relazioni e cooperazione istituzionali.
Note:
1) Halakhah (ebr. הלכה) è la tradizione "normativa" religiosa dell'Ebraismo, codificata in un corpo di Scritture e include la legge biblica (le 613 mitzvòt) e successive leggi talmudiche e rabbiniche, come anche tradizioni e usanze.
2) Shulchàn Arùch. Letteralmente “Tavola apparecchiata“. È il principale codice della Legge ebraica. L’autore, Rav Yosef Caro, volle presentare le regole di vita ebraica pronte per essere usate, appunto, come una tavola apparecchiata. Nella maggior parte delle halachòt nelle quali l’opinione dei codificatori precedenti non concordava, Rav Yosef Caro decise a maggioranza tra le opinioni del Rif, del Maimonide e del Rosh. Dal momento che Rif e Maimonide sono sefarditi, nel comporre lo Shulchàn Arùch, la decisione halachica in genere è basata sui precedenti codici di origine sefardita. Rav Moshè Isserles (il Remà) aggiunse le sue glosse, denominate la “Mappà” o “Tovaglia” che include le halachòt in uso presso gli ashkenaziti e in questo modo rese lo Shulchàn Arùch un’opera accettata da tutti. http://www.rabbini.it/shulchan-aruch-ha-rav/
3) Baʿal Shem Ṭov. Israel ben Eliezer (in ebraico: ישראל בן אליעזר?, Yisroel ben Eliezer), meglio noto come Baʿal Shem Ṭov (in ebraico: הבעל שם טוב) (Podolia, 1698 – Medžybiž, 1760) è stato un rabbino e mistico polacco.
Noto anche con il nome di Beshṭ (BeShṬ ט"בעש, acronimo ebraico di Baal Shem Tov), per la sua reputazione di guaritore itinerante, fondatore del moderno chassidismo: l'appellativo Baʿal Shem Ṭov significa infatti Maestro del Nome di Dio, ma può essere tradotto anche come Maestro del Buon Nome.
https://it.wikipedia.org/wiki/Ba%27al_Shem_Tov
4) (Mitzvot plurale) - letteralmente "comandamento", cioè, la legge comandata da Dio. Nel corso dei secoli il termine è venuto a prendere anche il significato di "buona azione", dal momento che, per definizione, tutto ciò che Dio comanda è per il bene del popolo. (Fonte: ebrei riformati)
Qualsiasi dei 613 comandamenti che gli ebrei sono tenuti ad osservare. Si può anche fare riferimento ad qualsiasi obbligo religioso ebraico, o più in generale a qualsiasi buona azione.
5) Halakah è la tradizione normativa del Giudaismo, contrapposta alla teologia e al folklore dell'Aggadah. Una grande parte della letteratura ebraica, dalla Mishnah e dal Talmud nell'antichità ai grandi codici di Maimonide (sec. XII), Yosef Caro (sec. XVI) e altri, per non parlare delle Responsa di famosi rabbini fino ad oggi, è Halakah nel senso che contiene discussioni sulle questioni normative, rispetto sia agli atti religiosi che a molti aspetti della vita quotidiana. Al centro di ogni discussione, c'è la Torah she-bi-ktav ("scritta"), prima parte della scrittura ebraica, più la Torah she-be-‘al pe ("tramandata a voce"), ossia le opinioni e le decisioni riportate nella letteratura halakica.