TRACCE DELLA FEDE CRISTIANA

Il pellegrinaggio per i primi cristiani
Per i primi cristiani Gerusalemme diventa la meta di un viaggio spirituale ambito nel desiderio di conoscere i luoghi dove Gesù visse, predicò e morì. Le radici del pellegrinaggio cristiano si ritrovano anche in illustri esempi biblici, sia del Vecchio che del Nuovo Testamento: da Adamo che dovette abbandonare l'Eden, ad Abramo, Isacco e Giacobbe che peregrinavano senza una fissa dimora, o come il popolo d'Israele che errò nel deserto. Il pellegrinaggio a Gerusalemme divenne per i cristiani un'usanza fissa a partire dal 313 d.C. con l'editto di Costantino e la libertà di culto nell'Impero Romano. Si andava per cercare la Croce, i chiodi, la tunica di Cristo, la Scala Santa o per ripercorrere i luoghi della sua sofferenza. A mano a mano che il culto cristiano si espandeva, cresceva anche la devozione per gli Apostoli Pietro e Paolo, martirizzati a Roma, e ritenuti i fondatori della Chiesa. Così Roma diventa la città benedetta, battezzata dal sangue dei due apostoli di Cristo. Roma acquista un'importanza sempre maggiore rispetto a Gerusalemme, di pari passo con la decadenza dell'Impero Romano e sotto la pressione dei barbari che depredavano e devastavano città e vie di comunicazione. Fino a diventare la seconda Gerusalemme dal 638 d.C., anno in cui la città santa viene conquistata dagli Arabi e diventa sempre più difficile recarsi in pellegrinaggio ad Oriente.
Alto medioevo (dal 500 al 1000)
Dal 500 fin verso l'anno 1000 il pellegrinaggio era un fenomeno prevalentemente individuale. Verso la fine del primo millennio, invece, prende corpo il pellegrinaggio collettivo, meglio preparato e senza dubbio meno rischioso. Una svolta nel carattere stesso del pellegrinaggio si ebbe a partire dal VII secolo, quando si cominciò a prescriverlo o ad imporlo, assieme all'elemosina, come penitenza per peccati di una certa gravità. Si andava in pellegrinaggio non solo per visitare i luoghi santi di culto, ma anche per sciogliere un voto. Il pellegrinaggio come pratica di penitenza e di riscatto morale coinvolge anche le classi sociali più alte, senza escludere re e imperatori. Il primo sovrano a recarsi a Roma fu Carlo Magno, nella Pasqua del 774.
Per i primi cristiani Gerusalemme diventa la meta di un viaggio spirituale ambito nel desiderio di conoscere i luoghi dove Gesù visse, predicò e morì. Le radici del pellegrinaggio cristiano si ritrovano anche in illustri esempi biblici, sia del Vecchio che del Nuovo Testamento: da Adamo che dovette abbandonare l'Eden, ad Abramo, Isacco e Giacobbe che peregrinavano senza una fissa dimora, o come il popolo d'Israele che errò nel deserto. Il pellegrinaggio a Gerusalemme divenne per i cristiani un'usanza fissa a partire dal 313 d.C. con l'editto di Costantino e la libertà di culto nell'Impero Romano. Si andava per cercare la Croce, i chiodi, la tunica di Cristo, la Scala Santa o per ripercorrere i luoghi della sua sofferenza. A mano a mano che il culto cristiano si espandeva, cresceva anche la devozione per gli Apostoli Pietro e Paolo, martirizzati a Roma, e ritenuti i fondatori della Chiesa. Così Roma diventa la città benedetta, battezzata dal sangue dei due apostoli di Cristo. Roma acquista un'importanza sempre maggiore rispetto a Gerusalemme, di pari passo con la decadenza dell'Impero Romano e sotto la pressione dei barbari che depredavano e devastavano città e vie di comunicazione. Fino a diventare la seconda Gerusalemme dal 638 d.C., anno in cui la città santa viene conquistata dagli Arabi e diventa sempre più difficile recarsi in pellegrinaggio ad Oriente.
Alto medioevo (dal 500 al 1000)
Dal 500 fin verso l'anno 1000 il pellegrinaggio era un fenomeno prevalentemente individuale. Verso la fine del primo millennio, invece, prende corpo il pellegrinaggio collettivo, meglio preparato e senza dubbio meno rischioso. Una svolta nel carattere stesso del pellegrinaggio si ebbe a partire dal VII secolo, quando si cominciò a prescriverlo o ad imporlo, assieme all'elemosina, come penitenza per peccati di una certa gravità. Si andava in pellegrinaggio non solo per visitare i luoghi santi di culto, ma anche per sciogliere un voto. Il pellegrinaggio come pratica di penitenza e di riscatto morale coinvolge anche le classi sociali più alte, senza escludere re e imperatori. Il primo sovrano a recarsi a Roma fu Carlo Magno, nella Pasqua del 774.

Il Pellegrinaggio cristiano (Storia e luoghi)
« Beato chi trova in te la sua forza
e decide nel suo cuore il santo viaggio. »
(Salmo 84)
Un pellegrinaggio cristiano è una pratica religiosa svolta da fedeli cristiani verso luoghi di culto particolarmente significativi e santi.
Nel mondo cristiano sono esistite due forme di pellegrinaggio, in seguito collegate e fuse tra loro:
· Il pellegrinaggio devozionale
· Il pellegrinaggio penitenziale
Il primo esiste fin dall'epoca paleocristiana e faceva parte del processo di conversione: per liberarsi dalle ansie e dalle tensioni del mondo si partiva verso Gerusalemme, dove si viveva da "stranieri", da "esuli" (secondo l'etimologia del termine "pellegrino"), magari fino al resto della propria vita. Un famoso esempio di pellegrinaggio devozionale fu quello fatto da sant'Elena, madre di Costantino I, nel IV secolo. ALTRO
« Beato chi trova in te la sua forza
e decide nel suo cuore il santo viaggio. »
(Salmo 84)
Un pellegrinaggio cristiano è una pratica religiosa svolta da fedeli cristiani verso luoghi di culto particolarmente significativi e santi.
Nel mondo cristiano sono esistite due forme di pellegrinaggio, in seguito collegate e fuse tra loro:
· Il pellegrinaggio devozionale
· Il pellegrinaggio penitenziale
Il primo esiste fin dall'epoca paleocristiana e faceva parte del processo di conversione: per liberarsi dalle ansie e dalle tensioni del mondo si partiva verso Gerusalemme, dove si viveva da "stranieri", da "esuli" (secondo l'etimologia del termine "pellegrino"), magari fino al resto della propria vita. Un famoso esempio di pellegrinaggio devozionale fu quello fatto da sant'Elena, madre di Costantino I, nel IV secolo. ALTRO
IL PELLEGRINAGGIO IN TERRASANTA
Gerusalemme
PELLEGRINI IN TERRASANTA
LUOGHI PRESCELTI A GERUSALEMME
Il Monte degli Olivi è un luogo sacro sia per gli Ebrei, che per i Cristiani. “E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi” (Matteo 26:30).*
Molti eventi avvennero qui, durante la settimana di Passione. Il Giardino del Getsemani, dove Gesù trascorse le sue ultime ore in preghiera prima di essere arrestato, prostrato ai piedi della montagna: “Giunsero intanto a un podere chiamato Getsèmani, ed egli disse ai suoi discepoli: "Sedetevi qui, mentre io prego" (Marco 14:32). Per arrivare là, Gesù attraversò la Valle di Cedron: “… Detto questo, Gesù uscì con i suoi discepoli e andò di là dal torrente Cèdron, dove c'era un giardino nel quale entrò con i suoi discepoli” (Giovanni 18:1).
In questo sacro luogo si trovano varie splendide chiese. La Chiesa di Paternoster, intitolata alla preghiera insegnata da Gesù ai suoi discepoli: “Voi dunque pregate così: ALTRO
Tutti i segreti del Santo Sepolcro - Tv7 del 2 aprile 2010 - di Claudio Pagliara. Vedi filmato QUI
La santa Luce di Gerusalemme
Venerdì Santo: il Santo Sepolcro a Gerusalemme
Santo Sepolcro, un viaggio tridimensionale indietro nel tempo
Visita nella stanza segreta del Santo Sepolcro
Visita guidata al Tempio di Gerusalemme
LUOGHI PRESCELTI A GERUSALEMME
Il Monte degli Olivi è un luogo sacro sia per gli Ebrei, che per i Cristiani. “E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi” (Matteo 26:30).*
Molti eventi avvennero qui, durante la settimana di Passione. Il Giardino del Getsemani, dove Gesù trascorse le sue ultime ore in preghiera prima di essere arrestato, prostrato ai piedi della montagna: “Giunsero intanto a un podere chiamato Getsèmani, ed egli disse ai suoi discepoli: "Sedetevi qui, mentre io prego" (Marco 14:32). Per arrivare là, Gesù attraversò la Valle di Cedron: “… Detto questo, Gesù uscì con i suoi discepoli e andò di là dal torrente Cèdron, dove c'era un giardino nel quale entrò con i suoi discepoli” (Giovanni 18:1).
In questo sacro luogo si trovano varie splendide chiese. La Chiesa di Paternoster, intitolata alla preghiera insegnata da Gesù ai suoi discepoli: “Voi dunque pregate così: ALTRO
Tutti i segreti del Santo Sepolcro - Tv7 del 2 aprile 2010 - di Claudio Pagliara. Vedi filmato QUI
La santa Luce di Gerusalemme
Venerdì Santo: il Santo Sepolcro a Gerusalemme
Santo Sepolcro, un viaggio tridimensionale indietro nel tempo
Visita nella stanza segreta del Santo Sepolcro
Visita guidata al Tempio di Gerusalemme

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Betlemme
BETLEMME
Betlemme – in ebraico Beit Lehem significa la "Casa del Pane"e sta a testimoniare la fertilità del suolo in cui è sorta la città. Secondo la Bibbia, a Betlemme nacque anche Davide, secondo re di Israele; essa è quindi menzionata da Luca evangelista come "la città di Davide". Secondo una profezia biblica, il Messia doveva essere suo discendente e nascere nella sua città. Secondo i Vangeli, la nascita di Gesù adempì questa profezia.
E’ una città della Cisgiordania, capitale del Governatorato di Betlemme dell'Autorità Nazionale Palestinese, ed è famosa soprattutto perché i Vangeli e la tradizione cristiana la indicano quale luogo di nascita di Gesù Cristo per questo motivo vi sorge la Basilica della Natività. Si trova a circa 10 km a sud di Gerusalemme, ad un'altezza di 765 m sul livello del mare. Il suo agglomerato urbano comprende anche le cittadine di Beit Jala e Beit Sahour.
Luogo di culto cristiano è la Tomba di Rachele, trasformato in luogo di preghiera per i mussulmani. Uno dei monumenti più significativi di Betlemme è la Basilica della Natività antistante la basilica è la Piazza della Mangiatoria.
Betlemme – in ebraico Beit Lehem significa la "Casa del Pane"e sta a testimoniare la fertilità del suolo in cui è sorta la città. Secondo la Bibbia, a Betlemme nacque anche Davide, secondo re di Israele; essa è quindi menzionata da Luca evangelista come "la città di Davide". Secondo una profezia biblica, il Messia doveva essere suo discendente e nascere nella sua città. Secondo i Vangeli, la nascita di Gesù adempì questa profezia.
E’ una città della Cisgiordania, capitale del Governatorato di Betlemme dell'Autorità Nazionale Palestinese, ed è famosa soprattutto perché i Vangeli e la tradizione cristiana la indicano quale luogo di nascita di Gesù Cristo per questo motivo vi sorge la Basilica della Natività. Si trova a circa 10 km a sud di Gerusalemme, ad un'altezza di 765 m sul livello del mare. Il suo agglomerato urbano comprende anche le cittadine di Beit Jala e Beit Sahour.
Luogo di culto cristiano è la Tomba di Rachele, trasformato in luogo di preghiera per i mussulmani. Uno dei monumenti più significativi di Betlemme è la Basilica della Natività antistante la basilica è la Piazza della Mangiatoria.
Nazareth
NAZARETH, LA CITTA' DELL'ANNUNCIAZIONE
I Vangeli... l'Annunciazione... la Buona Novella continuano a risuonare dalle verdi colline ondulate della Galilea, mentre si prepara a celebrare il suo terzo millennio. Fra tutti i luoghi storici della Terra Santa, questo è il più accertato per quanto riguarda le fonti della Cristianità: tutto cominciò a Nazareth il luogo del primo evento cristiano.
Annidato tra colline che lo circondano e lo proteggono, questo villaggio un tempo insignificante è oggi la più grande città araba d'Israele. Ospita 60000 abitanti e 30 tra chiese, conventi e monasteri che continuano a testimoniare la tradizione dei luoghi sacri. Quando, in primavera, i fiori selvatici ricoprono le colline, si possono ancora osservare "i gigli del campo" e subito viene alla mente l'antico paesaggio.
Oggi il luogo in cui Gesù trascorse la maggior parte della sua vita (dall'infanzia all'età adulta) e iniziò la sua predicazione è il punto di partenza più logico per ogni pellegrinaggio in Terra Santa. Coerente con il suo antico messaggio di pace per tutta l'umanità, la città è un esempio di pacifica convivenza fra religioni diversi il 60% della popolazione di Nazareth è infatti musulmana. Sullo sfondo del cielo di Nazareth si stagliano minareti, moschee e campanili che dominano il panorama delle colline ondulate. Strutture moderne racchiudono e proteggono le grotte sacre, le antiche chiese bizantine e dei crociati e il torrente da cui Maria attinse l'acqua. Visitare oggi questi luoghi significa rendere omaggio alle fonti della fede cristiana.
I Vangeli... l'Annunciazione... la Buona Novella continuano a risuonare dalle verdi colline ondulate della Galilea, mentre si prepara a celebrare il suo terzo millennio. Fra tutti i luoghi storici della Terra Santa, questo è il più accertato per quanto riguarda le fonti della Cristianità: tutto cominciò a Nazareth il luogo del primo evento cristiano.
Annidato tra colline che lo circondano e lo proteggono, questo villaggio un tempo insignificante è oggi la più grande città araba d'Israele. Ospita 60000 abitanti e 30 tra chiese, conventi e monasteri che continuano a testimoniare la tradizione dei luoghi sacri. Quando, in primavera, i fiori selvatici ricoprono le colline, si possono ancora osservare "i gigli del campo" e subito viene alla mente l'antico paesaggio.
Oggi il luogo in cui Gesù trascorse la maggior parte della sua vita (dall'infanzia all'età adulta) e iniziò la sua predicazione è il punto di partenza più logico per ogni pellegrinaggio in Terra Santa. Coerente con il suo antico messaggio di pace per tutta l'umanità, la città è un esempio di pacifica convivenza fra religioni diversi il 60% della popolazione di Nazareth è infatti musulmana. Sullo sfondo del cielo di Nazareth si stagliano minareti, moschee e campanili che dominano il panorama delle colline ondulate. Strutture moderne racchiudono e proteggono le grotte sacre, le antiche chiese bizantine e dei crociati e il torrente da cui Maria attinse l'acqua. Visitare oggi questi luoghi significa rendere omaggio alle fonti della fede cristiana.